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Se davvero, come Wagner affermava, separare l'artista dall'uomo è come dividere l'anima dal corpo, le migliaia di pagine di cui si compone il corpus dei suoi scritti letterari, autobiografici, teorici e polemici può costituire una preziosa via d'accesso a entrambe le parti di questa unità indivisibile e sfuggente. La raccolta di scritti che qui si propone documenta nel suo insieme tre epoche decisive nell'evoluzione del pensiero di Wagner: la fase giovanile e rivoluzionaria, intorno al 1850, le riflessioni sulla prassi esecutiva, sulla finalità dell'opera e sulla nozione di Musikdrama scritte fra la fine del 1869 e il 1872, mentre nasceva l'"ideale di Bayreuth", infine le tarde considerazioni riassuntive sulla drammaturgia musicale pubblicate mentre ferveva il lavoro alla partitura del "Parsifal". Vi si troveranno alcuni dei saggi più famosi, come il fondamentale scritto autobiografico "Una comunicazione ai miei amici", o il celeberrimo e profetico "Del dirìgere", o ancora le pagine illuminanti di "Sulla denominazione" "Musikdrama" e "Sull'applicazione della musica al dramma", fondamentali per la comprensione del suo pensiero drammaturgico. Ma se i temi e le finalità degli scritti sono diversi, su tutti aleggia la sovrana vis polemica dell'autore, presente qui come non mai: quel suo "scrivere parlando" per chiarire, giustificarsi o colpire, che alterna una passione contagiosa ad attacchi velenosi e talvolta meschini.